OFFERTA CERTIFICAZIONE ENERGETICA

giovedì 12 aprile 2012

PUBBLICO CON FELICITA'

E’ stato presentato il 15 giugno a Milano, durante il Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica, il rapporto 2011 “Attuazione della certificazione energetica degli edifici in Italia”, che traccia un quadro aggiornato sulla situazione della certificazione energetica in Italia.

Dal rapporto, elaborato dal Comitato Termotecnico italiano, emerge ancora una certa frammentarietà in tema di certificazione energetica a livello normativo tra le varie regioni.

In più non sono ancora stati definiti esaustivamente le questioni dei controlli all’accreditamento dei certificatori energetici e i loro criteri di certificazione.

Legislazione Regionale

Il dossier descrive dettagliatamente le differenze a livello normativo che esistono tra le varie Regioni in tema di certificazione energetica e in merito all’obbligatorietà di dotarsi dell’attestato di certificazione energetica(ACE).

Le regioni che hanno legiferato in materia di certificazione energetica sono: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia. Per le altre regioni si segue la normativa nazionale.

Catasto energetico

Solo quattro regioni hanno un sistema informativo (catasto energetico) per il deposito dei certificati energetici.
In tutte le altre Regioni gli attestati sono consegnati manualmente o inviati per posta elettronica o per raccomandata alla struttura competente.

Procedure di calcolo

L'indagine evidenzia anche la non omogeneità delle procedure di calcolo utilizzate per la valutazione degli indicatori energetici (in due Regioni non si utilizzano ancora le norme nazionali del pacchetto UNI/TS 11300).

Le Linee guida nazionali prevedono l'utilizzo di procedure di calcolo semplificate per edifici esistenti residenziali a partire da una superficie utile inferiore ai 3.000 m2.

Anche in questo caso c'è molta variabilità nell'applicazione di questa regola: alcune Regioni non consentono la semplificazione, altre la consentono in modo totale o parziale.

Modello dell'ACE

il Rapporto rileva sostanzialmente due tipi di orientamenti da parte delle Regioni e delle Province autonome sul modello di attestato di certificazione energetica: utilizzare il modello previsto dalle Linee guida nazionali (14 Regioni hanno scelto questa soluzione) o utilizzare un modello personalizzato che differisce da Regione a Regione.

In 13 casi l'attestato viene emesso dal software certificato (dal CTI), mentre negli altri casi viene emesso dalla piattaforma web gestita dalla Regione o dall'Organismo di abilitazione.

Autocertificazione

Le stesse Linee guida nazionali introducono la possibilità di “autocertificare” l'edificio assegnandogli la classe G.

L‘autocertificazione non è consentita in sole cinque Regioni, il che vuol dire che in tutte le altre la “certificazione energetica standard”, in caso di compravendita, può essere evitata.

La figura del certificatore


La certificazione energetica, vista dall'ottica del professionista, è stata recepita come una opportunità di lavoro, a volte addirittura una nuova professione. Molte Regioni hanno istituito un elenco dei certificatori, altre non ancora.

Dai dati raccolti risulta che i certificatori iscritti negli elenchi sono più di 30.000.

Targa energetica

Per quanto riguarda la targa energetica la situazione è ancora più articolata.

Nella maggior parte dei casi non è obbligatoria, in altri è obbligatoria solamente per gli edifici pubblici, in altri ancora lo è per tutti gli edifici certificati (la Direttiva 2002/91/CE prevede che la targa energetica sia obbligatoria per gli edifici ad uso pubblico).