OFFERTA CERTIFICAZIONE ENERGETICA

lunedì 24 marzo 2014

ON LINE IL NUOVO SITO ENEA

E' on line il sito per la trasmissione all'ENEA delle richieste di detrazione relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici ultimati nel 2014.
Come sappiamo, in seguito alla pubblicazione (nella G.U. n°302 del 27/12/2013) della Legge 27 dicembre 2013 n°147 (Legge di Stabilità 2014), nel caso di interventi di efficienza energetica, queste detrazioni sono prorogate nella misura del 65%, per spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 e nella misura del 50% per spese sostenute dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015.
Nel caso di interventi relativi a parti comuni di edifici condominiali o che interessino tutte le unità di un condominio, queste detrazioni sono prorogate nella misura del 65%, per spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 30 giugno 2015. E nella misura del 50%, per spese sostenute dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016.




venerdì 14 marzo 2014

QUANTO E' IMPORTANTE L'EFFICENZA ENERGETICA NELLE COMPRAVENDITE ?

Netta predominanza di edifici in classe energetica G, tranne che per il segmento delle nuove costruzioni, forte percentuale d’immobili di classe energetica scadente fra gli immobili ristrutturati.

Sono, questi, alcuni dati contenuti nel report immobiliare urbano Fiaip (Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali), che offre anche una ‘fotografia’delle transazioni immobiliari rispetto alla classe energetica dell’edificio, alla luce dell’obbligo di dotarsi di Attestato di prestazione energetica (Ape) per tutti gli atti di compravendita e locazione..
Il report ha analizzato la percezione sia del mercato che degli agenti immobiliari rispetto ai temi dell’efficienza energetica, le principali barriere e le possibili soluzioni.La fotografia che emerge dalle interviste agli agenti immobiliari è in bianco e nero: circa il 50% degli acquirenti non ha una percezione adeguata dell’importanza del tema dell’efficienza energetica - ritenuta sufficiente per il 30% del campione -, mentre quasi il 70% di chi vende casa non considera questo un tema importante, segno che l’efficienza energetica non è percepita come un valore dai proprietari che collocano un immobile sul mercato. Impietosa la fotografia che gli agenti immobiliari fanno dell’utilità della certificazione energetica degli edifici, ritenuta uno strumento non utile per chi vende o acquista un immobile dal 60% del campione intervistato.
Più confortante il quadro che emerge dall’analisi dei dati relativi agli agenti immobiliari. Tra di loro solo il 9% ritiene di non avere sufficienti competenze per valutare la qualità energetica di un edificio, mentre permangono, sebbene attenuate, le criticità circa l’utilità dello strumento della certificazione energetica. Le criticità relative all’attuale impostazione della certificazione energetica degli edifici vengono confermate anche nella sezione del questionario dedicata alle barriere e alle possibili soluzioni: oltre l’83% del campione ritiene che l’attuale impostazione vada rivista nell’ottica di aumentare la percezione del valore di mercato di un immobile efficiente rispetto a uno meno efficiente, mentre la quasi totalità del campione indica come priorità quella di aumentare i controlli sulla qualità tecnica delle certificazioni.
Per quanto riguarda la formazione degli operatori immobiliari sul tema dell’efficienza energetica, il 50% del campione dichiara di aver affrontato il tema nei propri percorsi di formazione professionale, mentre oltre il 60% si dichiara interessato ad approfondire l’argomento.
Il tema del finanziamento degli interventi di efficienza energetica è visto come un ostacolo da oltre il 63% del campione - il 27% lo giudica critico o addirittura molto critico -, mentre molto interessante appare l’atteggiamento degli agenti immobiliari sia rispetto agli attuali strumenti d’incentivazione sia rispetto alla disponibilità a promuovere presso i clienti eventuali nuovi strumenti di finanziamento per interventi di efficienza energetica in edilizia (oltre 91% del campione). 
L`analisi, realizzata in collaborazione con Enea e I-Com, ha infine evidenziato la necessità di incentivare la convergenza di domanda e offerta verso standard energetici-ambientali più elevati. Obiettivo funzionale non solo al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico nel settore immobiliare, ma anche alla ripresa economica del comparto. Come sempre quanto si parla di efficienza, la questione del credito è centrale: chi intende riqualificare il proprio immobile dovrà avere a disposizione strumenti nuovi, che coinvolgano anche gli agenti immobiliari quale canale diretto di promozione.
(fonte: www.ingegneri.info).



 

mercoledì 12 marzo 2014

CLASSI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI, SOTTO LA LENTE IL RISPARMIO SUL RISCALDAMENTO DA NORD A SUD

Riscaldare una casa poco efficiente può costare dieci volte tanto una casa di classe A.
Lo ha evidenziato uno studio di SosTariffe.it che cerca di fornire una risposta a domande del tipo “Quanto costa scaldare una casa poco efficiente e quanto si risparmierebbe migliorandone la classificazione energetica? Quali sono i migliori interventi da effettuare su un immobile per avere una casa a classe A?”
L'indagine ha stimato la spesa annua per riscaldare un’abitazione tipica italiana in diverse classi energetiche e in quattro aree climatiche.
Forti differenze di costo
L’analisi di SosTariffe.it ha rilevato che per una tipica abitazione italiana si risparmiano tra i 1000 e i 1600 euro l’anno sulle spese di riscaldamento rispetto a un’abitazione poco efficiente di pari metratura. La tabella riassume la spesa necessaria per riscaldare una casa indipendente di 120 metri quadri di una data classe energetica in varie aree climatiche:  
In tutte le aree esiste una forte differenza di costo tra le spese per riscaldare una casa a classe maggiore e una a classe minore. Per una casa poco efficiente si può spendere dieci volte tanto per il riscaldamento rispetto a un immobile molto efficiente. Nelle aree Alpine e Padane, il risparmio sulla classe energetica G, per chi ha un’abitazione a classe A, è di 1600 euro l’anno, nelle aree peninsulari questa differenza è di 1296 euro, mentre nella zona climatica insulare ammonta a 976 euro annui.
Interventi differenti per aree geografiche differenti
Non in tutte le aree geografiche sono necessari gli stessi interventi strutturali per avere una casa con una determinata classificazione energetica. Le abitazioni che si trovano nelle regioni peninsulari e insulari possono avere valori di isolamento inferiori, date le temperature invernali più miti, che riducono la dispersione di calore e il fabbisogno energetico. Di converso, nelle aree del Paese più fredde è necessaria una combinazione di elevato isolamento termico e impianti di riscaldamento efficienti per raggiungere la classe energetica migliore. La seguente tabella indica, approssimativamente, quale combinazione di isolamento e impianto di riscaldamento è necessaria per ottenere la corrispondente spesa in riscaldamento (vedi precedente tabella) nelle quattro diverse aree climatiche:
L'isolamento termico incide di più
In generale vale la regola che è l’isolamento termico a determinare la classe energetica, mentre l’impianto di riscaldamento ha un’importanza secondaria. Investire in un impianto di riscaldamento molto efficiente, quindi, non abbasserà di molto la bolletta se le aree da scaldare sono male isolate. All’opposto, invece, una casa ben coibentata può raggiungere la “classe A” anche con un tradizionale impianto a gas in quasi tutte le zone d’Italia. Si può facilmente calcolare che una casa inefficiente può portare ad una maggiorazione sul riscaldamento di 20 mila euro in 10 anni. Un fattore da tenere in grande considerazione al momento di acquistare o affittare un immobile. Ha poca influenza invece il fatto che il costo unitario del gas è leggermente superiore al Sud rispetto al Nord: la differenza è di circa 140 euro l’anno per la classe F e si riduce progressivamente all’aumentare della classe energetica.
(fonte: www.casaeclima.com)



mercoledì 5 marzo 2014

EDILIZIA: OLTRE IL 70% DEGLI EDIFICI VENDUTI NEL 2013 E' IN CLASSE G

Nonostante le direttive europee legate all’edilizia, l’obbligo della certificazione energetica e le leggi sull’efficienza in vigore, ancora oggi le prestazioni e la qualità degli immobili non rappresentano una variabile significativa per la determinazione del prezzo di vendita nelle transazioni immobiliari.
Ad evidenziarlo è il “Rapporto Annuale sull’andamento del mercato immobiliare urbano 2013. Valori, trend di mercato e previsioni per il 2014” redatto da ENEA in collaborazione con FIAIP - Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali e I-Com -Istituto per la Competività.
Secondo il Rapporto il 70% delle abitazioni vendute nel 2013 risulta tutt’oggi in classe G e, dato ancora più sconcertante, nonostante le leggi sull’efficienza energetica anche il 20% delle abitazioni di nuova costruzione risulta nella medesima Classe. Dati significativi e allarmanti quelli contenuti nel Rapporto ENEA/FIAIP che denunciano una quasi totale mancanza di sensibilità degli utenti in merito a risparmio ed efficienza in edilizia, tanto da non prendere in considerazione, negli interventi di ristrutturazione, un minimo costo extra del 10-15% per l’efficientamento che permetterebbe notevoli risparmi sui consumi futuri.
La difficoltà di accesso al credito è un ulteriore punto messo in luce dal Rapporto che identifica negli agenti immobiliari “i soggetti più idonei a promuovere presso i propri clienti gli strumenti finanziari, nonché i “bonus energetici del 65%” per gli interventi di riqualificazione energetica”, promuovendo nello stesso tempo l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) in un’ottica di valorizzazione dell’efficienza energetica in edilizia.
(Fonte: www.rinnovabili.it)