Netta predominanza di
edifici in classe energetica G, tranne che per il segmento delle nuove
costruzioni, forte percentuale d’immobili di classe energetica scadente fra gli
immobili ristrutturati.
Sono, questi, alcuni dati contenuti nel report immobiliare
urbano Fiaip (Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali),
che offre anche una ‘fotografia’delle transazioni immobiliari rispetto alla classe energetica dell’edificio, alla luce dell’obbligo di dotarsi
di Attestato di prestazione energetica (Ape)
per tutti gli atti di compravendita
e locazione..
Il report ha analizzato la percezione sia del mercato che degli agenti immobiliari rispetto ai
temi dell’efficienza energetica, le principali barriere e le possibili
soluzioni.La fotografia che emerge
dalle interviste agli agenti immobiliari
è in bianco e nero: circa il 50% degli acquirenti non ha una percezione
adeguata dell’importanza del tema dell’efficienza energetica - ritenuta
sufficiente per il 30% del campione -, mentre quasi il 70% di chi vende casa non considera questo un tema importante,
segno che l’efficienza energetica non è percepita come un valore dai
proprietari che collocano un immobile sul mercato. Impietosa la fotografia che
gli agenti immobiliari fanno dell’utilità
della certificazione energetica degli edifici, ritenuta uno strumento non utile per chi vende o
acquista un immobile dal 60% del campione intervistato.
Più confortante il quadro che emerge dall’analisi dei dati
relativi agli agenti immobiliari.
Tra di loro solo il 9% ritiene di non
avere sufficienti competenze per valutare la qualità energetica di un
edificio, mentre permangono, sebbene attenuate, le criticità circa l’utilità
dello strumento della certificazione energetica. Le criticità relative
all’attuale impostazione della certificazione energetica degli edifici vengono
confermate anche nella sezione del questionario dedicata alle barriere e alle
possibili soluzioni: oltre l’83% del campione ritiene che l’attuale impostazione vada rivista nell’ottica di aumentare la
percezione del valore di mercato di un immobile efficiente rispetto a uno meno
efficiente, mentre la quasi totalità del campione indica come priorità quella di aumentare i controlli
sulla qualità tecnica delle certificazioni.
Per quanto riguarda la formazione
degli operatori immobiliari sul tema dell’efficienza energetica, il 50% del
campione dichiara di aver affrontato il tema nei propri percorsi di formazione
professionale, mentre oltre il 60% si dichiara interessato ad approfondire
l’argomento.
Il tema del finanziamento
degli interventi di efficienza energetica è visto come un ostacolo da oltre
il 63% del campione - il 27% lo giudica critico o addirittura molto critico -,
mentre molto interessante appare l’atteggiamento degli agenti immobiliari sia
rispetto agli attuali strumenti
d’incentivazione sia rispetto alla disponibilità
a promuovere presso i clienti eventuali nuovi strumenti di finanziamento
per interventi di efficienza energetica in edilizia (oltre 91% del
campione).
L`analisi, realizzata in collaborazione con Enea e I-Com,
ha infine evidenziato la necessità di incentivare
la convergenza di domanda e offerta verso standard energetici-ambientali più elevati. Obiettivo funzionale
non solo al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico nel settore
immobiliare, ma anche alla ripresa
economica del comparto. Come sempre quanto si parla di efficienza, la questione del credito è centrale: chi
intende riqualificare il proprio immobile dovrà avere a disposizione strumenti nuovi, che coinvolgano anche
gli agenti immobiliari quale canale diretto di promozione.
(fonte: www.ingegneri.info).