In un  rapporto recentemente redatto dal CENSIS (Centro Studi Investimenti Sociali) e da RUR (Rete urbana delle rappresentanze) demoninato  Rapporto Municipium 2012 ,si evidenzia che tra i cittadini che dichiarano di avere intenzione di acquistare un’abitazione nel 2013, nonostante l’attuale crisi del Mercato immobiliare, un terzo (il 32.7 %) ricerca prevalentemente un alloggio con elevate prestazioni energetiche (classe A o B), mentre un altro terzo degli intervistati (il 33.8%) è alla ricerca di un’abitazione di media efficienza energetica. La potenziale Clientela, pur considerando fondamentale il prezzo di acquisto dell’immobile, ha iniziato a prendere coscienza che un fattore molto importante sono i consumi energetici, alla luce soprattutto dei continui aumenti dei costi dei prodotti petroliferi avuti negli ultimi anni.  

Secondo lo stesso  rapporto, nei centri urbani con una popolazione compresa tra 10.000 e 50.000 abitanti, dove i prezzi delle abitazioni  sono meno condizionati dalla loro posizione (centro, vicinanza al centro, periferia) le persone interessate ad un’abitazione ad elevate prestazioni salgono addirittura al 40%, contro il 25% delle grandi città.

Il Rapporto Millenium 2012 dice anche che, il 9% delle famiglie italiane che vivono in città, ha effettuato nella propria abitazione, negli ultimi anni, almeno un intervento per migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio come  la sostituzione degli infissi, degli  impianti di riscaldamento /raffrescamento o di ristrutturazione degli spazi interni, mentre un altro 7% dei proprietari ha intenzione di effettuare analoghi interventi nel prossimo triennio.

Sicuramente queste migliorie energetiche sono state anche favorite dalla possibile detrazione a livello fiscale delle spese per ristrutturazioni energetiche, ma anche questo è un segnale importante della presa di coscienza della gente per l’efficienza energetica.

Un ultimo dato riguarda le spese medie sostenute per queste ristrutturazioni: in quasi il 70% dei casi l’importo sostenuto è inferiore a 10.000 euro, ma nel 23% chi ha effettuato lavori in casa ha affrontato una spesa compresa tra 10.000 e 20.000 euro.

Da questo appunto appare evidente l’importanza che il Certificatore Energetico ha e avrà nei prossimi anni: le case dovranno essere sempre meno “energivore” a vantaggio dei proprietari delle abitazioni ma anche della collettività.