OFFERTA CERTIFICAZIONE ENERGETICA

venerdì 29 aprile 2016

ATTESTAZIONE DI PRESTAZIONE ENERGETICA, DAL C.N.I. GLI OBBLIGHI DEL PROFESSIONISTA

Per garantire un servizio di qualità adeguato alla professionalità dell'ingegnere, il CNI ha pubblicato un documento - elaborato dal Gruppo di Lavoro Energia, coordinato dall'Ing. Gaetano Fede - in cui vengono evidenziati i "compiti" e gli "obblighi" del professionista che redige l'attestato di prestazione energetica degli edifici in conformità alla Linee Guida Nazionali, così come adeguate al D.M. 26 giugno 2015, alle quali si rimanda per gli aspetti tecnici della procedura.
Il CNI – che intende promuovere il documento sia attraverso la condivisione con le altre professioni aderenti alla Rete delle professioni tecniche, sia attraverso un opportuno protocollo d'intesa con Consiglio Nazionale del Notariato - ha ribadito che i professionisti, nonostante l'assenza di una tariffa di riferimento nel settore privato, dovrebbero seguire le procedure proposte senza alcuna deroga e richiedere nel contempo al committente un adeguato compenso per la prestazione resa.
Che cosa contiene il documento
La guida, nello specifico, descrive le attività necessarie per lo svolgimento del servizio di attestazione della prestazione energetica (attività preliminari, procedura di attestazione della prestazione energetica, registrazione e consegna dell'APE), distinguendo i due casi: edifici nuovi o soggetti a ristrutturazione importante ed edifici esistenti.
Nel caso di edifici di nuova costruzione e di ristrutturazioni importanti, l'APE deve comprendere almeno:
- la valutazione della prestazione energetica dell'edificio a partire dai dati progettuali anche contenuti nell'attestato di qualificazione energetica;
- i controlli in cantiere nei momenti costruttivi più significativi;
- una verifica finale con l'eventuale utilizzo delle più appropriate tecniche strumentali.
Il direttore dei lavori deve segnalare al soggetto certificatore le varie fasi della costruzione dell'edificio e degli impianti, quando rilevanti per le prestazioni energetiche dell'edificio, al fine di consentire i previsti controlli in corso d'opera.
Il soggetto certificatore opera nell'ambito delle proprie competenze e per l'esecuzione delle attività di rilievo in sito, diagnosi, verifica o controllo, può procedere alle ispezioni ed al collaudo energetico delle opere, avvalendosi, ove necessario, delle necessarie competenze professionali.
Per quanto riguarda gli edifici esistenti, al fine di ottimizzare la procedura, il richiedente può rendere disponibili a proprie spese i dati relativi alla prestazione energetica dell'edificio o dell'unità immobiliare e può anche richiedere il rilascio dell'APE di:
- un attestato di qualificazione energetica relativo all'edificio o alla unità immobiliare oggetto di attestazione della prestazione, anche non in corso di validità, evidenziando eventuali interventi su edifici ed impianti eseguiti successivamente;
- le risultanze di una diagnosi energetica effettuata da tecnici abilitati con modalità coerenti con i metodi di valutazione della prestazione energetica attraverso cui si intende procedere.
Il soggetto certificatore è tenuto a utilizzare e valorizzare i documenti sopra indicati (e i dati in essi contenuti), qualora esistenti e resi disponibili dal richiedente, unicamente previa verifica di completezza e congruità.



giovedì 21 aprile 2016

OTTENERE L'ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA (A.P.E.)

Tutti sanno che la conoscenza è fondamentale per commettere meno errori possibili. Questo principio si applica perfettamente all’obbligo di possedere la certificazione energetica del proprio immobile, soprattutto se siete in procinto di vendere o affittare il vostro immobile residenziale o commerciale. Chi di voi ad esempio conosce la classe energetica della propria abitazione? Che cosa comporta disporre di una classe differente dalla “A” ? Che cosa significa avere una classificazione energetica? Sono domande che chi deve acquistare, vendere o affittare uno spazio deve assolutamente porsi per capire il valore potenziale dell’immobile.
Ad esempio, se una casa dispone di una classe energetica “G”, che cosa significa?
Si tratta di un buon acquisto oppure è necessario rifare gli impianti ed effettuare ulteriori adeguamenti? Quali sono i vantaggi se un appartamento di nostro interesse possiede la classe “A?
A partire da giugno-luglio 2015 sono cambiate le normative per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) ed in particolare le classi energetiche passano da sette a dieci, dalla A4 (la migliore), che segue le classi A1, A2 e A3, (a causa dell’eliminazione della classe A+) alla G (la peggiore). Inoltre, viene introdotto uno schema di annuncio di vendita e di locazione contenente informazioni uniformi sulla qualità energetica degli edifici. La nuova normativa regola anche gli annunci di vendita o affitto degli immobili, i quali dovranno contenere le indicazioni corrette della classe energetica. In caso di violazione dell’obbligo di dotare di un attestato di prestazione energetica l’unità immobiliare sono previste delle sanzioni amministrative.
A chi possiamo rivolgerci per certificare regolarmente il nostro immobile? Esiste un professionista chiamato certificatore energetico, il quale deve possedere determinati requisiti per verificare e certificare la vostra classe energetica e consigliarvi come migliorare l’efficienza del vostro immobile. Un certificatore accreditato per una regione non è detto che possa operare anche in un’altra: per quanto riguarda la regione Lombardia, in particolare, sul sito del CENED esiste un elenco regionale dei certificatori. Ricordatevi che è obbligatorio fare uno o più sopralluoghi per poter emettere un certificato energetico, dunque scegliete sempre professionisti seri e preparati, non utilizzando come unico parametro di scelta il prezzo prospettato. Ad esempio, se possedete un immobile su più livelli come una villetta oppure un trilocale con taverna dotato di impianto solare termico o fotovoltaico, il costo del certificato energetico non potrà essere lo stesso di un monolocale. Analogamente il certificato APE di un edificio industriale di 600 mq con due diverse destinazioni d’uso non potrà avere lo stesso prezzo di un negozio di 40 mq con un singolo livello. Di conseguenza, valutate con molta attenzione le varie proposte che vi vengono fatte.

(fonte: prontopro.it)