Abiti in una casa in classe G? Non sei
l’unico, anzi. In Italia più della metà del patrimonio immobiliare
vi appartiene. Mal comune mezzo gaudio? Beh, potresti essere molto più
contento vivendo in un’abitazione dalla classe più alta. Significa dare un
taglio alla bolletta: passare dalla classe G alla classe A permette,
infatti, di risparmiare anche 130 kW/m2 anno. Inoltre migliorare
l’indice di prestazione energetica della propria abitazione si traduce in una
valutazione immobiliare più alta. Migliorare la classe energetica è possibile.
Ecco come:
PRIMO…Sostituire i serramenti
La sostituzione dei serramenti è l’intervento più “gettonato” dagli
italiani nell’ambito degli interventi di efficienza energetica. Nel
2014-2017, segnala Enea nel Rapporto annuale dedicato, ne sono stati eseguiti
complessivamente un milione e mezzo: di questi più della metà è coinciso proprio
con il rinnovo dei serramenti. I vantaggi in termini di risparmio energetico
sono concreti: sempre Enea registra, a proposito di risparmi da detrazioni
fiscali per riqualificazione energetica nel quadriennio considerato, su 0,0403
Mtep annui totali il 40,3% deriva proprio dalla sostituzione dei serramenti.
Per sostituire i serramenti si può contare sugli incentivi fiscali: la Legge di Bilancio 2019 prevede
detrazioni Irpef del 50% per le spese sull’acquisto e la posa in opera di
finestre comprensive di infissi.
Chi può beneficiare della detrazione? I contribuenti possessori di un
immobile nel quale vengono svolti interventi mirati. Occorre ricordarsi di
inviare all’Enea una comunicazione per ottenere la detrazione. Per maggiori
informazioni vai al sito web dedicato.
SECONDO…Contabilizzazione calore, caldaie a condensazione e pompe di
calore
Un altro intervento importante per migliorare la classe energetica
riguarda la gestione del riscaldamento. Le possibilità sono molteplici.
Partiamo dalla contabilizzazione del calore: permette di gestire
autonomamente le esigenze termiche negli stabili con impianto centralizzato o
se allacciati a un impianto di teleriscaldamento. È ormai una misura
obbligatoria nei condomini con impianto centralizzato.
Per chi invece ha l’impianto autonomo una soluzione interessante è la caldaia
a condensazione. Rispetto agli impianti tradizionali assicura un risparmio
energetico, in termini di consumi, anche del 30%, e la riduzione delle
emissioni. Tutto questo grazie alle sue caratteristiche: al suo interno si
condensa il vapore acqueo dei fumi di scarico, il cui calore residuo è
sfruttato per riscaldare l’acqua usata per l’impianto di riscaldamento.
Daikin D2C è la nuova caldaia murale a condensazione compatta,
tecnologicamente innovativa, dal design elegante e moderno e connessa.
Anche nel caso della caldaia a condensazione si può beneficiare delle
detrazioni fiscali: al 50% se si va a sostituire l’impianto di climatizzazione
invernale con una caldaia a condensazione almeno di classe A; al 65% se si va a
sostituire il vecchio impianto con un apparecchio ibrido, costituito cioè da
una pompa di calore integrata con la caldaia a condensazione.
Oppure si può pensare di installare la pompa di calore che consente
di riscaldare la casa in inverno e raffrescarla in estate. La pompa di
calore non genera calore ma lo trasferisce: preleva infatti calore dall’aria,
dall’acqua o dal sottosuolo e lo porta dentro casa. Allo stesso modo, può
portare all’esterno il calore in eccesso durante l’estate.
Da Mitsubishi Electric le pompe di calore Ecodan e Zubadan per
riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria per
abitazioni singole e interi edifici.
TERZO…Pannelli fotovoltaici e autoconsumo
Finora abbiamo parlato di risparmio. Ora parliamo di produzione
energetica. Una delle possibilità più interessanti è dotarsi di un impianto
fotovoltaico, misura possibile sia per chi vive in una abitazione monofamiliare
che in condominio. Anche in questo caso sono previste detrazioni, al 50%.
Quanto costa un impianto fotovoltaico? Oggi sul mercato è possibile
contare su un costo per kW di potenza anche inferiore ai duemila euro.
Ci sono poi due opzioni per l’impiego dell’energia prodotta: scambio
sul posto o accumulo. Nel primo caso, è possibile “compensare l’energia
elettrica prodotta e immessa in rete in un certo momento con quella prelevata e
consumata in un momento differente da quello in cui avviene la produzione”,
segnala il GSE. In pratica, l’energia prodotta in più viene immessa in rete che
funziona come un accumulo virtuale. L’utente può recuperare parte dell’energia
immessa in rete e non consumata sotto forma di compensazione.
Altrimenti è possibile prevedere l’acquisto di un impianto di energy storage. In pratica l’energia viene accumulata tramite apposita batteria e auto consumata a seconda della necessità e quando l’impianto produce poco o per niente.
Altrimenti è possibile prevedere l’acquisto di un impianto di energy storage. In pratica l’energia viene accumulata tramite apposita batteria e auto consumata a seconda della necessità e quando l’impianto produce poco o per niente.
Fronius ha sviluppato un sistema di accumulo trifase che offre al
cliente tutta la flessibilità necessaria per soddisfare ogni esigenza, dal
residenziale alle realtà alberghiere.
QUARTO…Rendere intelligente la casa
La casa intelligente è un ottimo modo di fare efficienza energetica. Occuparsi delle varie esigenze di calore, luce, energia attraverso un
sistema tecnologico che connette i vari impianti e permette di gestirli da
remoto è un’opzione che consente risparmi in bolletta significativi.
Tra l’altro, si può adottare un sistema di domotica per la casa contando
sugli ecobonus. Sono previste, infatti, detrazioni fiscali al 65% a proposito
di riqualificazione energetica per acquistare e installare “dispositivi
multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di
produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative”, segnala
l’Agenzia delle Entrate nella guida dedicata.
Rendere intelligente la propria casa conviene e sono in molti a crederci
in Italia. Lo conferma il trend in crescita delle soluzioni smart home
certificato anche dall’ultimo report dedicato alla smart home
dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano. Si tratta di un
mercato che nel 2018 è stato capace di generare un valore di 380 milioni di
euro (+52% rispetto al 2017).
Sicurezza, efficienza e risparmio energetico, comfort, benessere: sono
alcune delle esigenze degli utenti. Internet, smartphone e tablet sono le
tecnologie a disposizione di tutti che rendono possibile il controllo di tutte
le funzioni.
QUINTO…Elettrodomestici a basso consumo
Frigorifero, lavatrice, lavastoviglie, aspirapolvere… chi oggi potrebbe fare a meno di questi elettrodomestici? Però sappi
che i loro consumi possono arrivare a pesare anche l’80% sulla bolletta in
termini di consumi elettrici domestici. Occorre quindi partire dalla scelta di
elettrodomestici a basso consumo.
Per comprendere quali siano, basta far riferimento alla classe di
efficienza energetica, riportata mediante specifica etichetta. È una misura
adottata da anni a livello europeo per indicare il grado di energy efficiency
di ogni apparecchio. Tale classificazione già dal 2010 è stata ampliata e così
in classe A sono state introdotte A+, A++ e A+++. La differenza tra loro è
sensibile in termini di risparmio energetico.
Anche in questo caso è possibile beneficiare anche per il 2019, per
l’acquisto, di detrazione Irpef del 50% prevista per i grandi elettrodomestici
almeno A+ (A per i forni) e ottenibile indicando le spese sostenute nella
dichiarazione dei redditi. Rientrano tra questi: frigoriferi, congelatori,
lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie. Per l’elenco completo rimandiamo al sito dell’Agenzia delle Entrate. In
questo caso la detrazione riguarda gli elettrodomestici destinati ad
arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione.
SESTO…La casa si comanda con una APP
Abbiamo parlato di casa intelligente e in particolare di gestione da
remoto. Come si attua? Per l’utente finale è tutto molto semplice:
basta una app. Tutti ne hanno almeno una installata sul proprio smartphone. Per
controllare casa e avere sempre a portata di mano tutto o quasi,
l’applicazione mobile permette di gestire più cose ovunque e in qualsiasi
momento.
Vuoi programmare il riscaldamento per arrivare a casa con la giusta
temperatura? Basta la app. Ma non c’è solo quello. Ci sono soluzioni che
permettono anche di rispondere al fattorino che suona al nostro videocitofono
per consegnarci un pacco. Oppure è possibile controllare, tramite videocamere,
cosa accade in casa e, nel caso di una “presenza non richiesta” di allertare le
forze dell’Ordine.
Non mancano poi le app per il risparmio energetico: una delle più
recenti è PocketWatt, che permette di scegliere gli elettrodomestici
meno energivori. È nata dal progetto europeo DigiLabel, cui partecipa anche
l’Italia, per affiancare l’etichetta energetica europea. In pratica PocketWatt
legge il QR code del prodotto e così è possibile avere informazioni sulle
caratteristiche di efficienza energetica e persino i costi su misura per le
proprie abitudini di uso.
(fonte: elettricomagazine.it)