OFFERTA CERTIFICAZIONE ENERGETICA

giovedì 18 febbraio 2016

CASE COLABRODO, IN 9 REGIONI NESSUN CONTROLLO E NESSUNA SANZIONE.

Sono oltre 500 le termografie (foto a infrarossi) scattate da Legambiente in questi ultimi anni in 45 città italiane, relative a edifici pubblici e edifici residenziali privati.
Le immagini sono state raccolte nel dossier “Basta case colabrodo”, presentato oggi, dal quale emergono problemi di isolamento termico nelle sedi dei Ministeri che dovrebbero spingere le politiche di efficienza, con evidenti dispersioni termiche da solai interpiano e pilastri.
Le stesse criticità si riscontrano nelle sedi della Regione Emilia Romagna e in quella del Molise. Idem per l’edificio sede dell'Enea. Numerose criticità rilevate anche in strutture di edilizia residenziale costruite recentemente, pubbliche o private, di Roma, Firenze, Bologna e Milano, ma anche di Foligno, Pesaro, Pescara, Pisa.
IL RUOLO DELLE REGIONI. Alle Regioni sono affidati compiti fondamentali dalle Direttive europee in materia di efficienza energetica: devono garantire controlli indipendenti e sanzioni sulle certificazioni energetiche degli edifici (Legge 90/2013, che ha recepito la Direttiva 31/2010), individuando organismi e soggetti a cui affidare i controlli, intervenendo con verifiche periodiche sulla conformità dei rapporti di ispezione e degli attestati di certificazione emessi.
Eppure, nel 2016 ancora in molte Regioni non esistono né controlli né sanzioni sulle certificazioni energetiche. In Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Sardegna e Umbria, non è stato stabilito chi deve controllare quel 2% minimo di certificazioni previsto dalla legge nazionale e, non essendo chiaro chi deve controllare, anche le sanzioni previste nei confronti di progettisti, direttori dei lavori e certificatori non sono applicate. La Legge prevede, inoltre, che le Regioni possano emanare leggi più restrittive rispetto al numero dei controlli e all’entità delle sanzioni, ma fino ad oggi sono poche quelle che hanno approvato norme tali da garantire realmente i cittadini. Legambiente cita in positivo la Provincia di Bolzano, che prevede controlli su tutti gli attestati di prestazione energetica, con verifiche sul progetto e in cantiere.






 


(fonte:casaeclima.com)


giovedì 11 febbraio 2016

VERNICI ISOLANTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO, ALCUNI CHIARIMENTI

Vernici isolanti per il risparmio energetico? In un documento di chiarimento Anit (Associazione nazionale per l'isolamento termico e acustico) precisa che “le vernici alto emissive e, in quanto vernici, di ridottissimo spessore, non possono essere considerate prodotti per l’isolamento termico degli edifici per il comportamento invernale”.


DATI TECNICI. Per la valutazione dell’efficacia dell’isolamento termico invernale è necessario che ogni produttore descriva tecnicamente l’efficacia dei propri prodotti con i seguenti dati tecnici:
- Conduttività termica λ espressa in W/mK [-]
- Resistenza termica Rt del prodotto o del sistema in m²K/W [-]
Anit ricorda che si calcola come rapporto tra lo spessore e la conduttività
O, se il prodotto vanta capacità di riflettere l’energia termica radiante, (nella frequenza della radiazione termica)
- Emissività ? [-]
I materiali isolanti oggi in commercio sono caratterizzati da conduttività termiche dichiarate λD che variano:
- tra 0.09 e 0.031 W/mK per materiali tradizionali;
- fino 0.026 W/m K per materiali che sfruttano gas diversi dall’aria (ad esempio il poliuretano);
- fino a 0.020 W/m K per materiali innovativi con nanotecnologie atte a creare micropori senza molecole d’aria o atte a intrappolare in modo più efficace la molecole di gas (ad esempio l’aerogel).
RESISTENZA TERMICA. Tuttavia per valutare correttamente l’isolamento termico di uno strato è indispensabile calcolare la sua resistenza termica. Per dare un’idea una struttura opaca in zona E si può indicativamente considerare isolata, per la legislazione vigente, quando ha una resistenza termica maggiore di 3 m²K/W.
MATERIALI ISOLANTI RIFLETTENTI. L'Associazione evidenzia che “I materiali isolanti che hanno ottime capacità di riflessione dell’energia termica per irraggiamento hanno ridotti valori di emissività nel campo della radiazione termica, per esempio ? = 0.10. Sono materiali le cui superfici emettono solo il 10% dell’energia che potrebbero emettere per effetto della loro temperatura. Prodotti di questa natura sono in commercio da diversi anni, sono i materiali isolanti riflettenti, e sono regolati dalla norma UNI EN 16012.
Se una vernice ha un’emissività di 0.85, per esempio, non può essere una barriera termica nei confronti della radiazione termica incidente. Al contrario è una superficie alto assorbente e quindi non può vantare caratteristiche di isolamento termico poiché si comporta come una normale tinteggiatura o intonaco”.
È corretto “indicare che una vernice può comportare risparmi energetici legati al consumo di energia per il condizionamento estivo, nel momento in cui tali rivestimenti superficiali hanno un buon valore di SRI (indice di riflessione solare) e vengono applicati all’esterno (es. vernici comunemente denominate “Cool roof”)”.
NON ESISTONO IN COMMERCIO PRODOTTI CON LAMBDA DICHIARATI λD INFERIORI A 0,015 W/MK. Attualmente “non esistono in commercio prodotti con lambda dichiarati λD inferiori a 0,015 W/mK”, precisa Anit. “Anche i materiali più prestazionali (con λD = 0,015 W/mK) se posati in pochi millimetri non possono essere considerati strati isolanti per il comportamento invernale”.
(fonte: casaclima.com)