E' legge il programma Destinazione Italia. Dopo
l’ok delle Commissioni Industria e Finanze del Senato, che hanno convalidato
senza modifiche tutte le decisioni della Camera, l'Aula ha approvato il ddl con
121 voti favorevoli e 91 contrari. Questi, in sintesi, alcuni punti
della legge:
Requisiti dei certificatori
energetici degli edifici
Con una serie di modifiche al Dpr 75/2013, Regolamento
sui requisiti professionali dei certificatori energetici degli edifici, aumentano le lauree e i diplomi con
cui si può esercitare la professione di certificatore energetico senza
frequentare alcun corso di formazione.Chi non possiede i requisiti per
diventare certificatore energetico, dovrà invece frequentare un corso della
durata minima di 80 ore.
APE nei contratti di compravendita e
affitto
Le compravendite e gli affitti
conclusi senza allegare l’APE, Attestato di prestazione energetica, sono
validi ma, se l’attestato non viene consegnato entro 45 giorni, sono puniti con
multe dai 3 mila ai 18 mila euro. Nelle locazioni di singole
unità immobiliari, la multa oscilla tra i mille e i 4 mila euro.
Se il contratto ha una durata fino a tre anni, la sanzione è ridotta della
metà.
La sanzione deve essere pagata da
entrambe le parti in solido e in parti uguali. Il pagamento della multa non fa
venire meno l’obbligo di presentare l’attestato. Tutti gli accertamenti delle
violazioni sono condotti dalla Guardia di Finanza o dall'Agenzia delle Entrate.
Nei contratti di trasferimento degli immobili a titolo gratuito, dove
chi riceve l'immobile non deve nè può effettuare una valutazione, non c’è
nessun obbligo di allegare l’APE al contratto.
Rilascio dell’Ape
Rilascio dell’Ape
In fase di redazione e rilascio
dell’Ape si deve tenere conto anche del raffrescamento derivante dalle schermature
solari mobili, a condizione che la loro prestazione energetica sia di classe 2,
come definita nella norma europea EN 14501:2006, o superiore.
Incentivi alle energie rinnovabili
Gli incentivi alle fonti rinnovabili
saranno rimodulati per pesare meno sulle bollette elettriche. Gli operatori
potranno continuare a usufruirne per il periodo residuo oppure scegliere un
incentivo più basso, ma prolungato di sette anni. Chi decide di non avvalersi
della rimodulazione non potrà avvalersi di altre agevolazioni per dieci anni
dalla fine del periodo di incentivazione. Questo limite non vale invece per gli
impianti in cui il periodo di incentivazione termina il 31 dicembre 2014.
Manutenzione degli impianti termici
Le imprese individuali potranno
continuare ad occuparsi della manutenzione degli impianti termici. Viene così
risolto l’equivoco contenuto nella definizione di “terzo responsabile”
contenuta nel DM 22 novembre 2012. In base alla
formulazione iniziale si stava infatti creando una situazione discriminatoria
ai danni di molte imprese che, a causa della loro forma giuridica, si stavano
vedendo revocare i contratti per la manutenzione degli impianti stipulati con i
condomini.