La norma contenuta nel decreto legge
Sblocca Italia che prevede uno sconto Irpef per chi acquista un
immobile energeticamente efficiente per affittarlo a canone concordato "non sarà sufficiente per far ripartire il
mercato immobiliare".
È il parere del Centro Studi del
Gruppo Toscano, che ha effettuato delle simulazioni. La disposizione
prevede tra le condizioni una spesa massima di 300mila euro per
l’acquisto di una o due abitazioni, nuove o ristrutturate, in
classe energetica A o B. L’acquirente (che non può essere un
parente di I grado del venditore) può dedurre dal proprio reddito
complessivo il 20% del prezzo di acquisto dell’immobile in 8 anni
(per un massimo quindi di 60 mila euro, ovvero 7.500 euro l’anno).
Il risparmio annuo è compreso in una forbice di 2800-3000 euro
l’anno (dipende dall’aliquota Irpef). L’immobile acquistato
dovrà essere affittato a canone concordato sempre per 8 anni.
Segmentando l’offerta attualmente
disponibile nel portafoglio delle agenzie del Gruppo Toscano, è
emerso solo l’1,9% degli immobili rispetta i requisiti di
efficienza energetica (classe A o B) e un prezzo di vendita massimo
di 300 mila euro. Questi ultimi, a loro volta, rappresentano il
68% del totale degli immobili residenziali attualmente in
portafoglio.
MISURA INEFFICACE. “Se la
ratio della norma è incentivare l’investimento, con questi numeri
è improbabile che il mercato possa subire quell’accelerazione che
tutti noi auspichiamo”, osserva Andrea Toscano, Consulente Generale
del Gruppo Toscano S.p.A.. “I numeri parlano chiaro: solo in pochi
beneficeranno della normativa ed è altresì evidente che i veri
destinatari del provvedimento sono i costruttori e non il mercato
immobiliare nel suo complesso. Ritengo che ancora oggi le
difficoltà di accesso al credito rappresentano la variabile
fondamentale sulla quale intervenire per una ripresa consistente
delle compravendite immobiliari. Sarebbe pertanto auspicabile un
intervento proprio su questo punto, che abbia un buon appeal per gli
acquirenti, al fine di incentivare il mercato.”
Secondo i calcoli effettuati dal Sole
24 Ore, l’operazione è conveniente solo in quei comuni in cui la
differenza tra canone concordato e di mercato non supera una forbice
del 40%. Viceversa, conviene il prezzo di locazione di mercato.
(fonte:casaeclima.com)
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