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mercoledì 23 gennaio 2013

ECCO COME L'1% DI FOTOVOLTAICO PUO' PRODURRE IL 100% DI ENERGIA DI UN PAESE



E' l'indiscutibile buona notizia che ci regala un rapporto del Wwf, presentato al World Future Energy Summit di Abu Dhabi, basato su simulazioni su sei diverse nazioni e una area regionale con diversa esposizione solare.
Rapporto che smonta le credenze popolari (e dei politici) in fatto di approvigionamento energetico. Altro che inefficiente e bisognoso di incentivi! Il fotovoltaico, se spinto nel modo giusto, può regalare energia rinnovabile e pulita senza incidere sulla bellezza del territorio circostante.

http://www.yeslife.it/images/stories/articoli2/fotovoltaico2011.jpgMa da che basi è partito il Wwf per arrivare a un'affermazione tanto forte? Lo studio ha preso come esempio Indonesia, Madagascar, Messico, Marocco, Sud Africa, Turchia e la regione indiana del Madhya Pradesh, calcolando il consumo di territorio per produrre il 100% dell'energia dal sole: ''In tutti questi casi - spiega il rapporto - basterebbe meno dell'1% della superficie per garantire tutta la produzione di elettricita' senza dover scegliere tra lo spazio per i pannelli e quello per la natura e la popolazione''.
Rapportati all'intero pianeta, spiegano gli esperti del Wwf, i numeri dicono che e' realistico pensare entro il 2050 di produrre il 30% dell'elettricita' necessaria dal fotovoltaico, con la parte restante a carico delle altre fonti rinnovabili: L'obiettivo e' possibile - afferma Jean-Philippe Denruyter, manager del Wwf - e stiamo promuovendo attivamente investimenti e misure che possano farlo diventare realta''.
E tutto ciò porterebbe indubbi benefici, come spiega il responsabile del settore Sostenibilità di First Solar, Lettemieke Mulder: le centrali elettriche fotovoltaiche possono consentire il raggiungimento di notevoli benefici, tra cui ritorni economici garantiti a breve termine. La sostituzione della rete elettrica esistente con pannelli fotovoltaici comporterebbe inoltre una riduzione significativa delle emissioni di gas a effetto serra e di metalli pesanti, così come del consumo idrico.
Senza contare che, come abbiamo visto, i costi del fotovoltaico sono destinati a scendere, e lo faranno tanto più che questa fonte di energia verrà supportata e scelta per l'approvvigionamento energetico.
Cade quindi la tesi che vuole il fotovoltaico come uno dei grandi responsabili del consumo di suolo: certo, è vero che, ad esempio nel nostro paese, la proliferazione incontrollata di impianti, specialmente a terra, ha portato negli anni passati a cambiare destinazione d'uso a queli che una volta erano terreni agricoli.
Ma se gestito in modo ottimale -leggasi senza speculazioni- l'approvigionamento di energia da una fonte pulita e rinnovabile come il sole non può che giovare all'economia ed all'ambiente.
E lo dimostra non certo una grande azienda produttrice di pannelli, ma un'organismo attento alla tutela del territorio come il wwf: tutti i dati e le conslusioni sono disponibili su loro rapporto "L'Atlante Del Fotovoltaico".



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