E' l'indiscutibile buona notizia che ci regala un rapporto del Wwf, presentato al World Future Energy Summit di Abu Dhabi, basato su simulazioni su sei diverse nazioni e una area regionale con diversa esposizione solare.
Rapporto che smonta le credenze popolari (e dei politici) in fatto di
approvigionamento energetico. Altro che inefficiente e bisognoso di incentivi!
Il fotovoltaico, se spinto nel modo giusto, può regalare energia
rinnovabile e pulita senza incidere sulla bellezza del territorio
circostante.
Ma da che basi è partito il Wwf per arrivare a
un'affermazione tanto forte? Lo studio ha preso come esempio Indonesia,
Madagascar, Messico, Marocco, Sud Africa, Turchia e la regione indiana del
Madhya Pradesh, calcolando il consumo di territorio per produrre il 100%
dell'energia dal sole: ''In tutti questi casi - spiega il rapporto - basterebbe
meno dell'1% della superficie per garantire tutta la produzione di
elettricita' senza dover scegliere tra lo spazio per i pannelli e quello per la
natura e la popolazione''.
Rapportati all'intero pianeta, spiegano gli esperti
del Wwf, i numeri dicono che e' realistico pensare entro il 2050 di produrre il
30% dell'elettricita' necessaria dal fotovoltaico, con la parte restante a
carico delle altre fonti rinnovabili: L'obiettivo e' possibile - afferma
Jean-Philippe Denruyter, manager del Wwf - e stiamo promuovendo attivamente
investimenti e misure che possano farlo diventare realta''.
E tutto ciò porterebbe indubbi benefici, come spiega
il responsabile del settore Sostenibilità di First Solar, Lettemieke Mulder:
le centrali elettriche fotovoltaiche possono consentire il raggiungimento di
notevoli benefici, tra cui ritorni economici garantiti a breve termine. La
sostituzione della rete elettrica esistente con pannelli fotovoltaici
comporterebbe inoltre una riduzione significativa delle emissioni di gas a
effetto serra e di metalli pesanti, così come del consumo idrico.
Senza contare che, come abbiamo visto, i costi del fotovoltaico sono destinati a scendere,
e lo faranno tanto più che questa fonte di energia verrà supportata e scelta
per l'approvvigionamento energetico.
Cade quindi la tesi che vuole il fotovoltaico come uno
dei grandi responsabili del consumo di suolo: certo, è vero che, ad esempio nel
nostro paese, la proliferazione incontrollata di impianti, specialmente a
terra, ha portato negli anni passati a cambiare destinazione d'uso a queli che
una volta erano terreni agricoli.
Ma se gestito in modo ottimale -leggasi senza speculazioni- l'approvigionamento di energia da una fonte pulita e rinnovabile come il sole non può che giovare all'economia ed all'ambiente.
Ma se gestito in modo ottimale -leggasi senza speculazioni- l'approvigionamento di energia da una fonte pulita e rinnovabile come il sole non può che giovare all'economia ed all'ambiente.
E lo dimostra non certo una grande azienda produttrice
di pannelli, ma un'organismo attento alla tutela del territorio come il wwf:
tutti i dati e le conslusioni sono disponibili su loro rapporto "L'Atlante Del Fotovoltaico".
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