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mercoledì 12 marzo 2014

CLASSI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI, SOTTO LA LENTE IL RISPARMIO SUL RISCALDAMENTO DA NORD A SUD

Riscaldare una casa poco efficiente può costare dieci volte tanto una casa di classe A.
Lo ha evidenziato uno studio di SosTariffe.it che cerca di fornire una risposta a domande del tipo “Quanto costa scaldare una casa poco efficiente e quanto si risparmierebbe migliorandone la classificazione energetica? Quali sono i migliori interventi da effettuare su un immobile per avere una casa a classe A?”
L'indagine ha stimato la spesa annua per riscaldare un’abitazione tipica italiana in diverse classi energetiche e in quattro aree climatiche.
Forti differenze di costo
L’analisi di SosTariffe.it ha rilevato che per una tipica abitazione italiana si risparmiano tra i 1000 e i 1600 euro l’anno sulle spese di riscaldamento rispetto a un’abitazione poco efficiente di pari metratura. La tabella riassume la spesa necessaria per riscaldare una casa indipendente di 120 metri quadri di una data classe energetica in varie aree climatiche:  
In tutte le aree esiste una forte differenza di costo tra le spese per riscaldare una casa a classe maggiore e una a classe minore. Per una casa poco efficiente si può spendere dieci volte tanto per il riscaldamento rispetto a un immobile molto efficiente. Nelle aree Alpine e Padane, il risparmio sulla classe energetica G, per chi ha un’abitazione a classe A, è di 1600 euro l’anno, nelle aree peninsulari questa differenza è di 1296 euro, mentre nella zona climatica insulare ammonta a 976 euro annui.
Interventi differenti per aree geografiche differenti
Non in tutte le aree geografiche sono necessari gli stessi interventi strutturali per avere una casa con una determinata classificazione energetica. Le abitazioni che si trovano nelle regioni peninsulari e insulari possono avere valori di isolamento inferiori, date le temperature invernali più miti, che riducono la dispersione di calore e il fabbisogno energetico. Di converso, nelle aree del Paese più fredde è necessaria una combinazione di elevato isolamento termico e impianti di riscaldamento efficienti per raggiungere la classe energetica migliore. La seguente tabella indica, approssimativamente, quale combinazione di isolamento e impianto di riscaldamento è necessaria per ottenere la corrispondente spesa in riscaldamento (vedi precedente tabella) nelle quattro diverse aree climatiche:
L'isolamento termico incide di più
In generale vale la regola che è l’isolamento termico a determinare la classe energetica, mentre l’impianto di riscaldamento ha un’importanza secondaria. Investire in un impianto di riscaldamento molto efficiente, quindi, non abbasserà di molto la bolletta se le aree da scaldare sono male isolate. All’opposto, invece, una casa ben coibentata può raggiungere la “classe A” anche con un tradizionale impianto a gas in quasi tutte le zone d’Italia. Si può facilmente calcolare che una casa inefficiente può portare ad una maggiorazione sul riscaldamento di 20 mila euro in 10 anni. Un fattore da tenere in grande considerazione al momento di acquistare o affittare un immobile. Ha poca influenza invece il fatto che il costo unitario del gas è leggermente superiore al Sud rispetto al Nord: la differenza è di circa 140 euro l’anno per la classe F e si riduce progressivamente all’aumentare della classe energetica.
(fonte: www.casaeclima.com)



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