La UE taglia gli obiettivi per il 2020
Dobbiamo ufficialmente salutare il piano europeo 20:20:20. Con l’abbassamento dell’obiettivo dell’efficienza energetica al 17%
quel motto non è più utilizzabile. Lo scorso mese di Giugno Parlamento e
Consiglio hanno approvato la direttiva che va a modificare quella
precedentemente in vigore e che obbliga i Paesi Membri a raggiungere
l’obiettivo del 17% in efficienza energetica dei processi produttivi
entro il 2020. Il restante 3% previsto dalla precedente normativa potrà
essere raggiunto successivamente tramite misure aggiuntive. I Governi
avranno tempo fino al 2014 per legiferare in materia e recepire le
indicazioni provenienti da Bruxelles.
Per quanto si aspettano ancora commenti e reazioni alle
novità introdotte, sembra che la decisione della UE non faccia altro che
certificare la straordinaria lentezza con cui i paesi membri ed i
rispettivi sistemi produttivi si stiano avvicinando ad una riforma
strutturale che favorisca, appunto, un’impennata in termini di
efficienza dei processi produttivi. Non è un caso se, in sede di disegno
della direttiva si era addirittura ipotizzato un taglio verso il 15%.
Staremo a vedere se, almeno ora, sia possibile imboccare
la strada che porti ad una definitiva innovazione dei processi
produttivi in Italia e nell’intera Unione.
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