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sabato 26 settembre 2015

IL NUOVO APE: TUTTO SULLE NUOVE REGOLE IN VIGORE DAL 1 OTTOBRE 2015 (PRIMA PARTE)


A poco meno di una settimana dall'entrata in vigore delle nuove regole sulla certificazione energetica degli edifici, una delle domande che più arriva in redazione è "come cambia l'attestato di prestazione energetica (APE)?".
Ricordiamo, infatti, che con la pubblicazione dei 3 decreti del 26 giugno 2015 sul Supplemento Ordinario n. 39 alla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015, sono cambiate nuovamente le norme che regolano la certificazione energetica degli edifici al fine di eliminare quelle disomogeneità regionali che fin'ora avevano accompagnato la valutazione delle performance di un edificio o di una unità immobiliare.


1) Destinazione d'uso
Posso produrre un APE nel quale è indicata contemporaneamente la destinazione d'uso Residenziale e Non residenziale?
Nel caso in cui coesistano porzioni di immobile adibite ad usi diversi, laddove non sia possibile trattare separatamente diverse zone termiche, l'edificio è valutato e classificato in base alla destinazione d'uso prevalente in termini di volume riscaldato: si ritiene dunque valido assumere il medesimo criterio anche nella scelta della destinazione d'uso da indicare sul certificato.
2) Oggetto dell'attestato
Quando è possibile utilizzare il check Gruppo di unità immobiliari?
L'APE può essere redatto per l'intero edificio, inteso come unità termoautonoma o intero edificio centralizzato, oppure per la singola unità immobiliare a seconda delle specifiche esigenze. La scelta Gruppo di unità immobiliari dovrebbe essere effettuata nel caso in cui si stia redigendo un APE rappresentativo di più unità immobiliari con le medesime caratteristiche dimensionali, di esposizione e impiantistiche. La corretta definizione rimane ancora al vaglio del ministero: per ora l'interpretazione plausibile è fare riferimento all'art.6 del Dlgs 192/2005. Nel caso la scelta sia dubbia si propone di mantenere unicamente le prime due scelte.
3) Motivazione rilascio
E' possibile indicare più motivazioni di rilascio contemporaneamente per il medesimo APE?
Suggeriamo di considerare la motivazione di rilascio dell'attestato di prestazione energetica una scelta unica liberamente selezionabile da parte del certificatore energetico.
4) Dati identificativi
Quali sono le indicazioni operative per la compilazione della tabella Subalterni?
Nel caso in cui l'edificio è formato da un unico subalterno si ritiene corretto introdurre il medesimo valore numerico nelle celle "da" e "a". Se l'edificio è costituito da subalterni multipli si propone di introdurre il valore considerando il primo subalterno nella cella "da" e l'ultimo nella cella "a" (esempio un edificio con subalterni da 100 a 130 sarà compilato con "da" = 100 "a" =130). Nel caso in cui invece siano presenti subalterni non consequenziali suggeriamo di introdurre i dati in sequenza esaurendo gli spazi della riga Subalterni e continuando la numerazione nella riga Altri subalterni.
5) Servizi energetici presenti: edifici non dotati di impianto
Nel caso di edifici senza impianto di riscaldamento e/o ACS è necessario indicare comunque la spunta sul servizio corrispondente, simulandone così la presenza?
Tutti i servizi considerati nel calcolo energetico dell'edificio vanno introdotti spuntando il relativo check: consideriamo quindi anche i servizi di Climatizzazione e/o ACS laddove non effettivamente presenti ma comunque valutati.
6) Servizi energetici presenti: edifici non dotati di impianto di climatizzazione invernale
Nel caso di unità dotate di impianto di climatizzazione estiva, ma senza riscaldamento, è necessario simulare l'impianto di climatizzazione invernale come sempre presente?
Secondo quanto indicato nel testo delle nuove Linee Guida si considerano sempre presenti gli impianti di climatizzazione invernale e di produzione di ACS, anche nel caso di edificio unicamente raffrescato.
7) Servizi energetici presenti: edifici non dotati di impianto di produzione ACS
Il testo del decreto, al punto 2.1, considera sempre presente il servizio di produzione di ACS solo nel caso di edifici residenziali: per "residenziali" si intende quanto indicato nel DPR 412/93 con categoria E 1?
La dicitura residenziale comprende esattamente la classe E1.1, E1.2, E1.3 del DPR 412/93 e relative subclassificazioni. Ricadono quindi in questa categoria anche gli alberghi, i conventi, case di pena e caserme. Consigliamo tuttavia di prestare attenzione ad eventuali aggiornamenti su questa questione normativa poiché il quadro non è definitivo e potrebbe subire variazioni in merito.
8) Servizi energetici presenti: illuminazione
Il testo del decreto, al capitolo 2, specifica che l'obbligo di determinazione dell'indice di prestazione per l'illuminazione degli ambienti è esteso anche per collegi, conventi, case di pena e caserme, ma nei prospetti F.1 e D.2 della UNI 15193 non sono presenti dettagli relativi a queste tipologie di ambienti.
E' necessario chiarire quale tipologia di ambiente fa riferimento la categoria E1.1, subclassificazione conventi, caserme. La norma UNI 15193 e l'appendice informativa della UNI 11300:2014 a cui si fa riferimento per il calcolo non indicano dettagli relativi a questa categoria. Per questo motivo, così come non vengono contemplate le strutture alberghiere, si propone di stralciare dal calcolo dell'illuminazione anche i conventi, collegi, case di pena e caserme. Come indicato alla FAQ precedente consigliamo tuttavia di prestare attenzione ad eventuali aggiornamenti su questa questione normativa poiché il quadro non è definitivo e potrebbe subire variazioni in merito
9) Prestazione energetica del fabbricato: INVERNO
Quale superficie si utilizza nella valutazione dell'indice di prestazione termica utile per il riscaldamento EPH,nd? La superficie utile o la superficie utile riscaldata dell'edificio?
Trattandosi di un indice riferito alla climatizzazione invernale si ritiene corretto utilizzare nel calcolo la superficie utile riscaldata dell'edificio.
10) Prestazione energetica del fabbricato: ESTATE
Nel calcolo della trasmittanza periodica media dell'edificio sono escluse le dispersioni verso Nord. Quali altre limitazioni devono essere considerate?
Proponiamo di escludere dal calcolo le strutture nell'angolo NE - N - NW e di considerare, come avviene per il calcolo dell'area solare equivalente estiva, soltanto le strutture appartenenti ad ambienti climatizzati verso esterno.
11) Prestazione energetica globale
L'immagine mostra le classi da A4 a G. La posizione della freccia che indica la prestazione energetica non rinnovabile come deve essere eseguito?
Consideriamo la linea orizzontale uscente dalla classe come valore limite della classe stessa, a partire dal primo spazio tra A4 e A3. In questo modo un edificio ricadente in classe B ad esempio ricadrà nello spazio compreso tra la linea orizzontale che distingue la classe B e la linea orizzontale uscente dalla C, con distanza dalla linea orizzontale proporzionale alla distanza dal limite.
12) Riferimenti
Come viene considerata operativamente la procedura di calcolo dell'indice di riferimento per edifici nuovi?
Riportiamo quanto contenuto all'interno del punto 5.2.2 del decreto Linee Guida, tale richiesta comporta in termini algoritmici la seguente modalità di calcolo:

  1. calcolo dell'edificio reale;
  2. calcolo dell'edificio di riferimento per la certificazione;
  3. calcolo dell'edificio di riferimento di progetto;
  4. riclassificazione dell'edificio di riferimento di progetto in funzione dell'edificio di riferimento già valutato al punto 2.
Questa procedura richiede un grosso onere in termini di tempi di calcolo per i solutori, imponendo il calcolo di 4 tipologie di edificio per ciascuna unità immobiliare.
(fonte: lavoripubblici.it)


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