Nell’installazione di una pompa
di calore sono fondamentali le considerazioni circa la distanza da fonti
elettromagnetiche e l’acqua. Inoltre è significativo nella installazione di una
pompa calore prevedere un drenaggio dell'acqua di condensa che si
forma nelle fasi di sbrinamento del condizionatore, oltre il drenaggio della
condensa della macchina interna e della condensa della macchina esterna.
Molte case costruttrici hanno caratterizzato le loro pompe di calore con una
vaschetta raccogli condensa nella base della macchina stessa mentre
altre case produttrici forniscono come alternativa una vaschetta raccogli
condensa che deve essere applicata sotto l'unità condensante. In entrambi i
casi è consigliabile controllare, periodicamente nei periodi di utilizzo
delle macchine, il normale drenaggio dell'acqua facendo attenzione alla giusta
inclinazione dell'unità riferita al foro di scarico. Nel caso in cui l'impianto sia installato in luoghi particolarmente freddi e umidi, c’è il rischio che l'acqua di condensa tenderà a ghiacciare velocemente, non riuscendo quindi a defluire, le moderne pompe di calore sono dotate di dispositivi antighiaccio azionati da un termostato posto nelle immediate vicinanze dello scarico della condensa.
La macchina della pompa di calore, può essere anche allocata direttamente a terra, fissata a muro, applicata a soffitto o inserita in una controsoffittatura. Prima di installare l'unità interna è necessario valutare una collocazione della macchina che permetta alla corrente d'aria generata di circolare in tutto l’ambiente da servire, compatibilmente con le condizioni delle persone negli stessi ambienti.
La vicinanza delle macchine di una pompa di calore a fonti elettromagnetiche può compromettere il funzionamento dei processori ed in alcuni casi dei sensori delle stesse pompe di calore, occorre tenere presente che un cavo elettrico attraversato da corrente è una sorgente elettromagnetica. Soprattutto quando si hanno macchine particolarmente grandi, come possono essere i chiller è buona norma installarli in modo tale che le schede elettroniche adibite al controllo ed al comando della macchina siano lontane da cavi elettrici.
Potenza elettrica climatizzatoriLa valutazione dell’assorbimento di potenza da parte di una o più macchine per la
climatizzazione degli ambienti è una cosa che deve essere fatta
in parallelo con la stima dei carichi termici da abbattere.
Ciò per evitare di trovarsi nella spiacevole situazione di non avere a
disposizione l’energia elettrica necessaria per il funzionamento delle
pompe di calore, sia nel caso della singola unità interna corrispondente ad
un’unica unità esterna sia nel caso di una unità esterna con più unità interne.
Naturalmente la stima dell’energia necessaria deve tenere conto anche delle
altre esigenze presenti in casa, dalla semplice illuminazione al funzionamento
dei comuni elettrodomestici.
La maggior parte delle case italiane di media dimensione sono servite da un contatore dell’energia elettrica che rende disponibile 3 kW di potenza con una eccedenza del 10%, nella stima degli assorbimenti delle macchine di climatizzazione sono significativi i fattori di contemporaneità che in alcuni casi possono essere molto bassi, ad esempio quando si ha una casa divisa in zone non occupate mai contemporaneamente.
Mentre i fattori di utilizzazione delle macchine di climatizzazione devono essere sempre considerati unitari, ossia con il massimo dell’assorbimento energetico previsto. Gli assorbimenti devono essere sempre indicati sulle targhette che descrivono i dati delle macchine, con la relativa etichetta energetica, oltre che nei libretti di istruzione.
La maggior parte delle case italiane di media dimensione sono servite da un contatore dell’energia elettrica che rende disponibile 3 kW di potenza con una eccedenza del 10%, nella stima degli assorbimenti delle macchine di climatizzazione sono significativi i fattori di contemporaneità che in alcuni casi possono essere molto bassi, ad esempio quando si ha una casa divisa in zone non occupate mai contemporaneamente.
Mentre i fattori di utilizzazione delle macchine di climatizzazione devono essere sempre considerati unitari, ossia con il massimo dell’assorbimento energetico previsto. Gli assorbimenti devono essere sempre indicati sulle targhette che descrivono i dati delle macchine, con la relativa etichetta energetica, oltre che nei libretti di istruzione.
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