L'efficienza energetica è stata la vera protagonista del dibattito in
materia di energia degli ultimi tempi, soprattutto per effetto del varo
del cosiddetto Ecobonus, che ha trovato ampio spazio anche sui media
generalisti.
Eppure la maggioranza degli italiani, secondo
l'Osservatorio sull'efficienza energetica realizzato da Domotecnica in
partnership con Accenture, Axpo, Bnl ed Eni, ignora completamente
l'esistenza di questo provvedimento, pur manifestando una notevole
propensione alla diminuzione dei consumi. Il sondaggio, in effetti,
evidenzia come la conoscenza dell'estensione delle detrazioni al 65% per
tutto il 2013 sia scarsa (36% tra le famiglie). Più informati a
proposito sono i piccoli imprenditori (58%), anche se un buon 35%
ammette di non saperne nulla. I risultati sono particolarmente
sorprendenti anche perché la rilevazione è stata condotta a luglio, cioè
poche settimane dopo il varo del provvedimento.
Eppure gli
italiani, almeno in linea di principio, sono ben disposti nei confronti
dell'efficienza energetica: la quasi totalità degli interpellati
apprezza la possibilità di risparmiare in bolletta ed evitare gli
sprechi, nonché di contribuire al benessere delle generazioni future. Le
aspettative di vantaggi economici risultano addirittura in aumento
rispetto al 2012: ben il 43% dichiara di aspettarsi un risparmio che
oscilla tra il 20% e il 40%. Una percentuale non trascurabile di
famiglie (12%), anche se in lieve diminuzione rispetto all'anno
precedente, dichiara di avere in previsione di effettuare interventi per
migliorare le prestazione energetiche delle proprie abitazioni, che
darebbero luogo a un giro d'affari di circa 10,2 miliardi di euro (in
stragrande maggioranza per singole spese sino a 5.000 euro). La crisi
economica complessiva, però, si fa sentire: secondo l'84% degli
intervistati non sono questi i tempi per effettuare degli investimenti e
il 75% esclude di voler cambiare le proprie abitudini o mettere mano
alla propria casa, anche se a consigliarglielo fosse un tecnico, dopo
aver effettuato un check-up delle prestazioni energetiche. Entrambe le
percentuali sono in aumento rispetto all'indagine effettuata nel 2012, a
conferma di come la recessione freni la propensione degli italiani
all'efficienza.
L'impressione, confermata dal dibattito
successivo alla presentazione dell'Osservatorio, è che il mercato
italiano del risparmio energetico abbia ottime potenzialità, ma che
occorra aggiungere altri tasselli per completare definitivamente il
puzzle. L'Ecobonus e le detrazioni fiscali in sé, per quanto utili, non
bastano insomma a lanciare il mercato. Oltre a una maggiore
informazione, l'elemento chiave è probabilmente rappresentato dalla
necessità di un maggior sostegno bancario: quasi un quarto di chi ha
escluso di effettuare interventi si dice infatti disponibile a rivedere
la propria decisione se gli venisse proposto uno strumento di
finanziamento dedicato. Lo stesso interesse emerge anche tra coloro che
hanno già preventivato di riqualificare la propria abitazione. Il
finanziamento è ritenuto interessante dal 69% e sarebbe ben accetto
soprattutto se fosse possibile detrarre gli interessi dalle tasse (per
il 32%) e, anche se in misura inferiore, se la rata mensile fosse uguale
ai soldi risparmiati in bolletta (18%). Per il 10% sarebbe positivo che
il finanziamento venisse pagato direttamente in bolletta e per il 9% se
fosse il condominio a stipularlo.
Formule e prodotti
finanziari di questo tipo, però, sono in buona parte ancora da pensare,
anche perché l'efficienza energetica non può contare sull'assicurazione
"blindata" del Conto energia, che garantiva una copertura totale
dell'investimento nel fotovoltaico da parte dello Stato. «Le banche
sinora si sono mosse in maniera non coordinata - ha dichiarato Luca
Bonansea, responsabile retail banking di Bnl/Bnp Paribas -, alcune forse
non sono ancora consapevoli delle potenzialità del settore, che nei
prossimi 1 o 2 anni diventerà davvero interessante. Quel che è certo è
che non possiamo lasciare le cose come stanno oggi. Dal nostro punto di
vista il tema del finanziamento deve essere legato al check up
energetico, perché questo strumento è in grado di fornire all'istituto
di credito dei numeri matematici sulla reale quantità risparmio
economico derivante dagli interventi di efficientamento. È chiaro che
come banca non possiamo essere noi a fare questa valutazione tecnica, ma
occorrerà appoggiarsi a dei partner».
«I risultati dell'Osservatorio mettono in luce aspetti molto interessanti in tema di efficienza energetica che non possono e non devono essere trascurati - ha affermato Luca Dal Fabbro, presidente Domotecnica -. Tra le priorità per lo sviluppo c'è la necessità di informazione e chiarezza, che risultano aspetti cruciali per spingere famiglie e imprese a investire in efficienza. Istituzioni e aziende devono mettere in campo tutte le risorse necessarie affinché il messaggio non solo arrivi ai cittadini, ma che lo faccia in modo corretto ed efficace».
«I risultati dell'Osservatorio mettono in luce aspetti molto interessanti in tema di efficienza energetica che non possono e non devono essere trascurati - ha affermato Luca Dal Fabbro, presidente Domotecnica -. Tra le priorità per lo sviluppo c'è la necessità di informazione e chiarezza, che risultano aspetti cruciali per spingere famiglie e imprese a investire in efficienza. Istituzioni e aziende devono mettere in campo tutte le risorse necessarie affinché il messaggio non solo arrivi ai cittadini, ma che lo faccia in modo corretto ed efficace».
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