Per certificare le prestazioni energetiche degli edifici si utilizza già da
adesso l'APE - attestato di prestazione energetica, che, in attesa della
definizione dei nuovi criteri di calcolo, deve seguire la normativa attualmente
vigente, e quindi il DPR 59/2009 e le specifiche norme tecniche (UNI e
CTI) già note.
A chiarirlo è stato il ministero dello Sviluppo economico che ha emanato
una circolare di chiarimento. L'atto ministeriale era necessario per sciogliere
i dubbi emersi con l'emanazione e l'entrata in vigore del decreto legge 4 giugno 2013, n.63,
con il quale l'attestato di certificazione
energetica (ACE) è stato sostituito dall'attestato di prestazione energetica
(APE), al fine di recepire i criteri indicati nella direttiva 2010/31/UE.
La metodologia
di calcolo dell'APE sarà definita da appositi decreti, la cui emanazione è
affidata al ministero dello Sviluppo economico. Fino ad allora l'attestato
cambia solo nome (da ACE ad APE) ma continueranno ad essere utilizzate le
procedure e le metodologie di calcolo fino ad ora utilizzate.
Siamo cioè nel periodo
transitorio definito dal decreto legge 63/2013. In questo lasso di tempo,
che intercorre quindi dall'entrata in vigore del decreto alla emanazione delle
nuove metodologie che andranno a recepire la direttiva 2010/31/Ue, si
continuerà a certificare le prestazioni energetiche come si faceva prima. I
riferimenti normativi continuano ad essere i DPR emanati in attuazione del
decreto legislativo 192/2005, in particolare il DPR 2 aprile 2009, n.59
e le specifiche norme tecniche (UNI e CTI) già note.
Difatti, il DPR
59/2009 sarà abrogato solo con l'entrata in vigore dei decreti di aggiornamento
della metodologia di calcolo. Ciò - chiarisce la circolare - con l'evidente
finalità di non creare vuoti normativi. Naturalmente, nelle Regioni in cui si è
provveduto ad emanare disposizioni normative in attuazione della direttiva
2002/91/CE, si continuerà ad applicare la normativa regionale in materia,
sempre fino all'emanazione dei nuovi decreti.
Nessun commento:
Posta un commento