OFFERTA CERTIFICAZIONE ENERGETICA

lunedì 3 giugno 2013

RECEPITA LA DIRETTIVA EUROPEA "EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO"

Il Consiglio dei Ministri di oggi ha dato il via libera al Decreto di recepimento della Direttiva europea 2010/31/UE in materia di prestazione energetica nell’edilizia.


La Direttiva 2010/31/UE, ricordiamo, impone agli Stati membri di fissare requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi ed esistenti, assicurare la certificazione energetica e di disciplinare i controlli sugli impianti di climatizzazione e prevede che, entro il 2021, tutte le nuove costruzioni siano “Edifici a Energia Quasi Zero”.

Sul recepimento della Direttiva 2010/31/UE l’Italia è in forte ritardo (leggi tutto) ma il Decreto di attuazione appena approvato dovrebbe scongiurare il rischio di deferimento alla Corte di Giustizia europea.

Per recepire la Direttiva 2010/31/UE, il nuovo Decreto (scarica il testo entrato in CdM) modifica il Dlgs 192/2005, emanato a suo tempo in attuazione della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell’edilizia, completando il quadro normativo nazionale in materia di prestazione energetica degli edifici.

I CONTENUTI DEL NUOVO DECRETO
Il provvedimento adotta a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tiene conto, tra l’altro, delle caratteristiche termiche dell’edificio, nonché degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda.

Vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I requisiti minimi si applicheranno agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti e saranno rivisti ogni 5 anni. Uno studio su questo tema è stato condotto dal Buildings Performance Institute Europe (leggi tutto).

La metodologia di calcolo e i requisiti minimi di prestazione energetica sono in fase di definizione e saranno inviati alla Commissione Europea entro la metà di giugno 2013.

Si introduce nella normativa italiana la definizione di “edifici a energia quasi zero”. Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a energia quasi zero. Gli edifici di nuova costruzione occupati dalle Amministrazioni pubbliche e di proprietà di queste ultime dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018.

Viene redatta una strategia per l’incremento degli edifici a energia quasi zero tramite l’attuazione di un Piano nazionale che comprenda l’indicazione del modo in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.

Il Decreto trasforma l’‘attestato di certificazione energetica’ in ‘attestato di prestazione energetica’, da redigersi a cura di esperti qualificati e indipendenti, che fornirà raccomandazioni per il miglioramento delle performance energetiche. Sarà obbligatorio redigerlo in caso di costruzione, vendita o locazione e per tutti gli immobili della P.A. con quest’ultima previsione si mira a chiudere definitivamente la procedura di infrazione per la non completa attuazione della Direttiva 2002/91/CE (leggi tutto).

Importante è il capitolo sulle sanzioni. Ad esempio, il professionista abilitato che non rispetti i criteri e le metodologie previste rischierà una multa da 700 a 4.200 euro. Il direttore dei lavori che non presenterà al Comune l’asseverazione di conformità con l’attestato di qualificazione energetica sarà soggetto a multa da 1.000 a 6mila euro.



Nessun commento:

Posta un commento